Il ghosting è un fenomeno sempre più diffuso tanto nelle relazioni sentimentali quanto in quelle professionali. Si tratta di interrompere all’improvviso e senza spiegazioni ogni forma di comunicazione, lasciando l’altra persona nell’incertezza. Questo comportamento si è esteso anche nel contesto lavorativo, con candidati e aziende che interrompono i contatti senza preavviso.
Il ghosting lavorativo può avere un impatto negativo sulle persone coinvolte e influenzare la percezione dell’azienda o del processo di selezione. In questo articolo, capiremo insieme come affrontare il ghosting nel lavoro e mantenere un atteggiamento proattivo nella ricerca di nuove opportunità professionali.
Cos’è il ghosting nel contesto professionale
Il ghosting nel contesto professionale è una pratica sempre più diffusa: l’interruzione improvvisa e senza spiegazioni di qualsiasi forma di comunicazione durante i processi di selezione lavorativa. Questo comportamento può verificarsi sia da parte dei candidati che delle aziende e spesso lascia l’altra parte senza risposte, aumentando incertezza e frustrazione.
Il fenomeno si manifesta in varie forme. Ad esempio, un candidato o una candidata potrebbe non presentarsi a un colloquio di lavoro senza avvisare. Dall’altra parte, anche un’azienda potrebbe interrompere la comunicazione con il candidato dopo il colloquio, senza fornirgli alcun feedback e lasciandolo cadere nella frustrazione.
Questo approccio può essere visto come una maniera semplice di evitare il confronto diretto o situazioni scomode. Spesso viene facilitato dall’uso della tecnologia digitale, che rende le relazioni meno personali e più facili da interrompere.
Nel nostro mondo iperconnesso, il ghosting è diventato un modo dolorosamente comune di gestire le relazioni lavorative, spingendo i professionisti a riflettere su come e perché si trovano coinvolti in tali dinamiche. Comprendere la natura e le implicazioni di questo comportamento può essere utile per chi cerca di destreggiarsi nel mercato del lavoro moderno con resilienza e consapevolezza.
Perché potrebbe essere un ostacolo per i candidati
Durante i colloqui di lavoro l’impatto emotivo del ghosting sui candidati può essere significativo. Questo influisce sia sul loro stato d’animo che sulla percezione professionale in modo significativo. Questa pratica, che comporta l’interruzione improvvisa della comunicazione da parte del recruiter o dell’azienda, lascia spesso i candidati in uno stato di incertezza e dubbio, portandoli a interrogarsi sulle proprie capacità e sul valore del proprio profilo professionale.
Dal punto di vista emotivo, il ghosting può scatenare sentimenti di rifiuto e abbandono, aggravando il dolore emotivo e generando ansia e bassa autostima. Questo accade perché i candidati, privi di un feedback o di una conclusione chiara del processo di selezione, si trovano a gestire una mancanza di chiusura che è fondamentale per la loro stabilità psicologica.
Professionalmente, il ghosting mina la fiducia nei processi di selezione e può alterare in modo negativo l’immagine di un’azienda agli occhi dei candidati. Se una candidata o un candidato percepisce che un’azienda gestisce in modo non professionale o irrispettoso le interazioni, ciò potrebbe scoraggiarsi dal perseguire future opportunità con quella stessa azienda, oltre a influenzare la sua visione del settore in generale.
Il ghosting danneggia il benessere emotivo dei candidati. E, allo stesso tempo, può minare la fiducia nelle procedure aziendali. Influenza così l’efficacia dei processi di selezione. Dunque, può compromettere il rapporto tra aziende e futuri impiegati.
Come affrontare il ghosting dopo un colloquio di lavoro
Per gestire il ghosting dopo un colloquio di lavoro, è importante mantenere una prospettiva professionale e proattiva. Ecco alcuni consigli pratici:
- Mantieni la calma e la professionalità: non lasciarti sopraffare dall’ansia o dalla frustrazione. Ricorda che il ghosting è un riflesso delle pratiche dell’azienda o del recruiter e non necessariamente una valutazione delle tue competenze o del tuo valore come professionista.
- Invia un follow-up educato: dopo aver atteso un periodo ragionevole (generalmente una o due settimane), invia un’email di follow-up per chiedere aggiornamenti sul processo di selezione. Questo dimostra il tuo interesse continuato per la posizione e può spingere il recruiter a fornire una risposta, positiva o negativa.
- Continua la ricerca di lavoro: non fermarti alla speranza di una risposta da un solo datore di lavoro. Continua a cercare altre opportunità e a partecipare ad altri colloqui. Questo non solo aumenta le tue possibilità di trovare lavoro, ma ti aiuta anche a distogliere l’attenzione dall’esperienza negativa del ghosting.
- Cerca supporto esterno: se il ghosting ti colpisce particolarmente sul piano emotivo, considera di parlare con amici, familiari o un professionista, come un coach di carriera o un consulente. A volte, discutere delle proprie esperienze può aiutare a elaborare i sentimenti e a trovare nuove strategie per affrontare situazioni simili in futuro.
- Iscriviti a MatchGuru: la nostra piattaforma innovativa offre un servizio unico di matching tra candidati e aziende. Invece di inviare il curriculum e la lettera di presentazione, crei una Talent Card e una videoregistrazione in cui racconti chi sei. Puoi anche certificare le tue competenze tecniche. Le aziende, a loro volta, cercano e sono matchate ai talenti registrati, ottimizzando il processo di selezione e riducendo il rischio di ghosting.
Per di più, considera che il modo in cui un’azienda gestisce la comunicazione nel processo di selezione può essere indicativo della sua cultura aziendale. Se l’esperienza di ghosting è stata particolarmente negativa, potrebbe essere un segnale che quel posto di lavoro non era il più adatto per te. In tal caso, orientarsi verso opportunità che offrono maggiore trasparenza e rispetto può risultare una scelta più soddisfacente a lungo termine.
Come evitarlo in qualità di candidato
Per ridurre il rischio di essere vittima di ghosting come candidato o candidata, è essenziale adottare alcune strategie preventive che migliorino la tua comunicazione e comportamento durante il processo di selezione:
- Tempestività nelle risposte: rispondere prontamente alle comunicazioni da parte delle aziende dimostra professionalità e interesse. Questo può anche incentivare una comunicazione più continua e aperta da parte del recruiter.
- Trasparenza nelle comunicazioni: Essere chiari e onesti riguardo le tue competenze, esperienze e aspettative può aiutare a stabilire un rapporto di fiducia con il recruiter. La trasparenza favorisce un dialogo aperto e può prevenire malintesi che potrebbero portare al ghosting.
- Chiarezza nelle aspettative: Dal principio, esprimi chiaramente cosa ti aspetti dal ruolo e dall’azienda. Questo non solo aiuta a definire i tuoi bisogni, ma anche a valutare se l’azienda può effettivamente soddisfarli.
- Mantenere una prospettiva professionale: Anche se il ghosting può essere frustrante, è importante non prenderlo come una riflessione personale delle tue capacità o del tuo valore. Continuare a cercare attivamente altre opportunità può essere un modo per mitigare l’impatto emotivo del ghosting e mantenere il focus sulla tua crescita professionale.
Adottare queste strategie serve a evitare il ghosting e migliora le tue interazioni con i potenziali datori di lavoro. Così affronterai il processo di ricerca di lavoro con maggiore sicurezza ed efficacia.
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